Chi può beneficiare
Prestatori del servizio di consulenza, accreditati ai sensi del Decreto del 3 febbraio 2016 dalla Regione Puglia o da altre regioni e province autonome, quali Organismi privati di Consulenza in agricoltura, ovvero accreditati dalle autorità competenti di altri stati membri, iscritti nel Registro unico nazionale degli organismi di consulenza istituito presso il Ministero delle Politiche Agricole.
I beneficiari devono avere la sede legale e almeno una sede operativa nel territorio Regionale.
I servizi di consulenza sono rivolti alle seguenti tipologie di destinatari:
- agricoltori;
- giovani agricoltori di età inferiore o uguale a 40 anni e giovani imprenditori agricoli insediati ai sensi della Misura 6.1 del PSR Puglia 2014-2022;
- allevatori;
- titolari di imprese forestali, silvicoltori;
- gestori del territorio;
- PMI NON AGRICOLE insediate in zona rurale, ovvero le microimprese, piccole e medie imprese per attività che non rientrano nel campo di applicazione dell'articolo 42 del trattato, così come definite dalla Raccomandazione CE n. del 06 maggio 2003 (2003/361/CE).
Quali sono gli obiettivi
Sostenere l’accesso ai servizi di consulenza sui temi previsti dalla Sottomisura 2.1 a imprenditori agricoli e forestali, gestori del territorio e Piccole e Medie imprese (PMI) attive nelle aree rurali.
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Prestatori del servizio di consulenza, accreditati ai sensi del Decreto del 3 febbraio 2016 dalla Regione Puglia o da altre regioni e province autonome, quali Organismi privati di Consulenza in agricoltura, ovvero accreditati dalle autorità competenti di altri stati membri, iscritti nel Registro unico nazionale degli organismi di consulenza istituito presso il Ministero delle Politiche Agricole.
I beneficiari devono avere la sede legale e almeno una sede operativa nel territorio Regionale.
I servizi di consulenza sono rivolti alle seguenti tipologie di destinatari:
- agricoltori;
- giovani agricoltori di età inferiore o uguale a 40 anni e giovani imprenditori agricoli insediati ai sensi della Misura 6.1 del PSR Puglia 2014-2022;
- allevatori;
- titolari di imprese forestali, silvicoltori;
- gestori del territorio;
- PMI NON AGRICOLE insediate in zona rurale, ovvero le microimprese, piccole e medie imprese per attività che non rientrano nel campo di applicazione dell'articolo 42 del trattato, così come definite dalla Raccomandazione CE n. del 06 maggio 2003 (2003/361/CE).
Quali sono gli obiettivi
Sostenere l’accesso ai servizi di consulenza sui temi previsti dalla Sottomisura 2.1 a imprenditori agricoli e forestali, gestori del territorio e Piccole e Medie imprese (PMI) attive nelle aree rurali.
Principi di selezione
La valutazione della Sottomisura 2.1 prevede una suddivisione in macrocriteri, un punteggio minimo di ammissibilità pari a 40 e un punteggio massimo che può raggiungere i 100 punti.
Macrocriterio di valutazione: ambiti territoriali
Gli ambiti territoriali non prevedono in questo caso una rilevanza nell’attribuzione del punteggio.
Macrocriterio di valutazione: tipologia delle operazioni attivate
• Principio 1 - Qualità del progetto, in termini di completezza e adeguatezza dello stesso con riferimento agli obiettivi della sottomisura (max 50 punti).
Macrocriterio di valutazione: beneficiario
• Principio 2 - Adeguatezza e coerenza quanti – qualitativa delle risorse umane impiegate (max 50 punti).
Costi ammissibili
Il sostegno pubblico è determinato sulla base di un costo standard, come disciplinato dalla lettera b), del comma 1, dell'articolo 67, del Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento e del Consiglio del 17dicembre 2013 (UCS), fissato in € 54,00/ora.
L’UCS identifica, pertanto, l’importo orario omnicomprensivo per la determinazione della spesa ammissibile del servizio di consulenza. Il sostegno non comporta pagamenti diretti in denaro ai destinatari della consulenza.
Entità del finanziamento
L’ammontare complessivo del sostegno è determinato dalla moltiplicazione del numero delle “ore” di consulenze erogate per il valore dell’” UCS”, per il “tasso di aiuto” pari al 100%.
L’importo massimo della spesa ammessa a contributo, per l’erogazione del servizio di consulenza, è fissato nel limite di € 1.500,00 per destinatario, come disciplinato dall’allegato II al Reg. (UE) n. 1305/2013 ed è così suddiviso:
• la spesa massima ammissibile per destinatario, per un servizio di consulenza di tipo Base, è di € 540,00;
• la spesa massima ammissibile per destinatario, per un servizio di consulenza di tipo Specialistica, è di € 960,00.
Il sostegno sarà erogato sulla base delle ore di consulenza effettivamente svolte e documentate.
L'importo massimo ammissibile per ciascuna domanda di sostegno e quindi per ciascun Piano di Consulenza è pari a €. 120.000,00.
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