In merito alla questione che pone Coldiretti, ovvero definanziare i Gruppi di Azione Locale della Puglia per agevolare uno scorrimento della graduatoria del primo insediamento, l'Assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Leonardo di Gioia, precisa quanto segue: "ll finanziamento di oltre 155 milioni di euro ai GAL fu deciso dal partenariato economico e sociale, e anche da Coldiretti prima del mio insediamento. E di ciò si conserva traccia in uno specifico verbale. Sul fatto che la Misura dei GAL fosse una priorità si desume da ulteriori documenti partenariali sottoscritti anche dal presidente Cantele. Che Coldiretti credesse ai progetti dei GAL lo testimonia il fatto che è socia di molte delle 23 strutture regionali e che in una parte considerevole di essi circa 12 abbiano designato propri consiglieri di amministrazione e presidenti".
"Cambiare idea oggi è legittimo – prosegue - ma è strano all'improvviso perdere la memoria e voler ripetutamente spostare il problema di scelte fatte assieme, ormai da qualche anno, solo su questo Assessorato che diligentemente ha solo dato seguito agli accordi assunti".
"Esiste sicuramente il tema dell'insufficienza delle risorse necessarie per la misura 4.1, dedicata agli investimenti strutturali delle imprese agricole, e per il Pacchetto giovani, la 6.1, ma correttezza vorrebbe – chiarisce di Gioia - che le proposte avanzate fossero, alla data di oggi, praticabili e frutto di un dialogo propositivo e leale. Non certo l'argomento di una sequenza ripetitiva di comunicati incalzanti e minacciosi. Ho dato piena disponibilità a una rimodulazione perché trovo legittimo mettere il massimo delle risorse sui punti di eccellenza del nostro PSR".
"Trovo anomalo, però, che ciò debba essere fatto sotto la pressione mediatica e il tutto debba essere celebrato alla presenza dei potenziali beneficiari che vengono invitati e accompagnati in pullman sotto la Regione Questa modalità è più o meno simile a una situazione nella quale un ipotetico imprenditore, non risultando vincitore di una gara d'appalto, effettuasse un sit-in proprio sotto la sede della stazione aggiudicante al fine di risultare poi finanziabile grazie allo scivolamento delle graduatorie".
Quanto al consigliere Marmo che, a nome di Forza Italia ha ripreso per usi politici la questione dimissioni dei rappresentanti designati da Coldiretti dai GAL, rivolgo l'appello a una sorta di solidarietà tra assessori all'Agricoltura, anche se di periodi diversi. Egli sa bene quanto è difficile amministrare una delega così delicata. E quanto anche le migliori capacità e intenzioni spesso possono non portare al miglior risultato. Penso, solo quale esempio, alle conseguenze delle decisioni che furono assunte da lui sui consorzi bonifica. A Marmo dico che il PSR non è fermo, che le istruttorie sono in corso e che i nostri dipendenti e dirigenti stanno lavorando con grande impegno, pur in presenza di una oggettiva difficoltà amministrativa, facendo un' attività difficile con onore e dignità per risolvere un problema complicato. Ricordo che a fronte di decine di migliaia di domande la dotazione finanziaria assegnata alla Puglia può soddisfare solo poche migliaia di beneficiari".
"Detto questo, voglio comunque cogliere il buono che viene da queste sollecitazioni: il desiderio di un'agricoltura forte e competitiva. Un desiderio mio, ma comune a chi condivide lo stesso spirito e la stessa volontà di una grande Puglia agricola. Per questo convocherò il ‘tavolo verde' per il giorno 5 aprile prossimo, a cui saranno chiamate, come sempre, tutte le rappresentanze agricole datoriali regionali per verificare in ogni modo come riprogrammare il piano finanziario del PSR. Nel contempo trasmetterò alla struttura tecnica dell'Assessorato, che per il 5 aprile relazionerà, la richiesta di Coldiretti. Non vorrei che alla fine si stesse litigando con tanta enfasi e partecipazione mediatica su una questione giuridicamente irrealizzabile".