Il bando della Sottomisura 10.1.3, con un importo finanziario complessivo iniziale di 20 milioni di euro, sostiene interventi di conservazione dell’ambiente agricolo e naturale, finalizzato al contrasto del rischio di erosione idrogeologico, che comporta perdita di suolo, in particolare nelle aree coltivate delle zone collinari della Puglia, dall’Appennino Dauno alla Murgia, dal Salento al Gargano e la Fossa Bradanica.

L’operazione ha l’obiettivo di favorire la diffusione delle tecniche di non lavorazione del suolo (cosiddetto no tillage - NT) sui seminativi, allo scopo di preservare la risorsa suolo dai fenomeni erosivi e di disgregazione della struttura, che determinano inoltre maggiore mineralizzazione della sostanza organica.

Unica modalità di lavorazione consentita è lo “strip till” o lavorazione a bande, che prevede semina a file distanti tra loro più di 30 centimetri (es. colture industriali) con macchine che eseguono una lavorazione superficiale di larghezza non superiore a 10 centimetri. Non possono essere impiegate attrezzate che provocano il rimescolamento del terreno in senso verticale e pertanto è escluso l’uso di organi lavoranti azionati dalla presa di potenza del trattore.

È consentito l'uso di decompattatori e/o ripuntatori nel caso di condizioni pedoclimatiche sfavorevoli (ristagno idrico, compattamento del terreno, ecc.), appositamente giustificate. 

L'impegno per la tipologia di operazione 10.1.3, indipendentemente dalla coltura in atto, è di 5 anni a partire dalla presentazione della Domanda di dostegno (Dds)