Chi può beneficiare
Proprietari privati di trulli, lamie, casedde, pagliare, in pietra o in tufo, a secco e non, ricadenti in aree tipizzate negli strumenti urbanistici vigenti, come zone agricole e espressione dell’identità del paesaggio rurale, realizzati entro la prima metà del secolo scorso.
Quali sono gli obiettivi
Favorire la tutela e la conservazione del patrimonio architettonico rurale tradizionale pugliese mediante interventi di manutenzione, recupero, restauro e ristrutturazione dei morfotipi insediativi edilizi rurali tipici presenti nei diversi ambiti paesaggistici della Puglia.
Leggi di più Chi può beneficiare
Proprietari privati di trulli, lamie, casedde, pagliare, in pietra o in tufo, a secco e non, ricadenti in aree tipizzate negli strumenti urbanistici vigenti, come zone agricole e espressione dell’identità del paesaggio rurale, edificati prima della Riforma Agraria e Fondiaria in Puglia e, in ogni caso, realizzati entro la prima metà del secolo scorso.
Quali sono gli obiettivi
Favorire la tutela e la conservazione del patrimonio architettonico rurale tradizionale pugliese mediante interventi di manutenzione, recupero, restauro e ristrutturazione dei morfotipi insediativi edilizi rurali tipici presenti nei diversi ambiti paesaggistici della Puglia.
Principi di selezione
• Interventi localizzati in aree naturali protette e siti Natura 2000;
• Interventi localizzati in “Paesaggi rurali” come definiti al punto 4) dell’art. 76 delle Norme Tecniche
di Attuazione del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale della Puglia (PPTR Puglia);
• Interventi che non alterano le caratteristiche architettoniche originarie e la volumetria esistente.
Spese ammissibili
Investimenti materiali per manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia di beni immobili che rappresentano architetture rurali minori in pietra o tufo, a secco e non, espressione dell’identità del paesaggio rurale, quali trulli, lamie, casedde, pagliare. Sono consentiti, se opportunamente autorizzati, solo modesti ampliamenti per vani tecnici e nel limite massimo del 20% della volumetria esistente.
Spese generali collegate agli investimenti materiali come spese di progettazione, direzione lavori etc. nel limite massimo del 12 % dei lavori ammessi.
Non sono ammissibili a finanziamento interventi di manutenzione ordinaria.
Entità del sostegno
Contributo in conto capitale, commisurato ai costi sostenuti e regolarmente approvati, pari al 50% della spesa ammessa.
Entità del finanziamento
Il limite minimo di investimento è pari a 20.000,00 euro il limite massimo di investimento è pari a 60.000,00 euro.
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